Vicino al Colosseo, lungo la via di collegamento con la Basilica di S. Giovanni in Laterano, si incontra la basilica dedicata a S. Clemente papa, terzo successore di Pietro, morto intorno all’anno 100 d.C.
La struttura attuale fu edificata nel 1100 circa, al di sopra di una spessa coltre di macerie che aveva sigillato i resti della basilica più antica, rimasta per molti secoli sconosciuta, come del resto i livelli sottostanti ad essa.
Infatti questo sito con la sua stratificazione archeologica sottostante, spessa circa 10 metri al di sotto del pavimento della chiesa, costituisce una delle più interessanti aree monumentali della cosiddetta “Roma sotterranea”. Padre Joseph Mullooly, nel 1857 iniziò gli scavi scoprendo la basilica originale realizzata tra la fine IV e gli inizi del V secolo, costruita a sua volta su strutture di epoca imperiale.
Il nostro percorso di visita a ritroso nel tempo inizierà quindi dall’attuale basilica, ricostruita nel XII secolo, della quale ammireremo lo splendido mosaico del catino absidale a fondo dorato, decorato con l’albero della vita e animato dalla presenza di vari personaggi tra cui S. Clemente stesso.
Molte opere furono aggiunte successivamente, come il tabernacolo del 1299 e le quattrocentesche pitture della cappella di Santa Caterina ad opera di Masolino da Panicale, fino ai più recenti interventi in stile barocco progettati da Carlo Fontana.
La visita potrà quindi proseguire nell’area archeologica, previo pagamento di un biglietto d’ingresso, al secondo livello dove visiteremo la basilica paleocristiana costruita tra il IV e V secolo e usata per sette secoli circa. Potremo ammirare il muro dell’abside e varie porzioni di affreschi datati tra l’VIII e gli inizi del XII secolo tra cui il famoso miracolo S. Clemente (che riporta una colorita espressione in lingua volgare).
Infine scenderemo al terzo livello dove troveremo ambienti di epoca romana. Si tratta di due grandi complessi della fine I secolo d. C. affiancati tra loro e separati da uno stretto vicolo: un edificio con possenti mura perimetrali in blocchi di tufo e stanze definite da muri in opera mista, forse interpretabili come la Zecca ed un edificio abitativo riutilizzato circa un secolo dopo come Mitreo. Quest’ultimo livello fu distrutto e interrato come base della basilica paleocristiana.
Al termine della visita ci si sposta a piedi ed in 15 minuti circa si raggiunge la basilica dei SS. Giovanni e Paolo, al di sotto della quale visiteremo le cosiddette case del Celio.
Secondo la tradizione trattasi del complesso dove nel 362 d.C. hanno subito il martirio i Santi Giovanni e Paolo.
Gli scavi al di sotto della basilica sono stati iniziati nel 1887 da Padre Germano da San Stanislao e hanno portato alla luce una serie di ambienti interrati che facevano parte di un edificio popolare a più piani ed una domus con impianto termale privato (I.II secolo d.C.). Alla fine del III secolo d.C. gli edifici sono stati acquisiti da un unico proprietario che li ha accorpati.
In seguito al martirio dei SS. Giovanni e Paolo il senatore Pammachio verso il 410 d. C. ha interrato il complesso e vi ha costruito al di sopra la basilica attuale. Nell’area si conservano interessantissimi affreschi originale che si datano al III e al IV secolo d.C.
