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Campo Marzio Sotterraneo

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  • Roma Sotterranea
  • Auricolari Consigliati
  • Durata: 3h
  • Visita Individuale
  • Visita per Gruppi

Descrizione

La grande pianura che si estende tra il Quirinale ed il fiume Tevere, percorsa dall’attuale via del Corso che in antico si chiamava via Lata ed era il tratto urbano della via Flaminia, adesso è nota tra i più per il passeggio e per lo shopping. Al di sotto del piano di calpestio si trovano importantissime strutture seppellite dalle innumerevoli alluvioni del Tevere e da crolli o dagli accumuli di materiali. Alcune tra quelle accessibili al pubblico le potremo esplorare insieme.

La visita inizierà nei sotterranei sottostanti alla basilica di San Lorenzo il Lucina che secondo la tradizione è stata edificata nel IV-V secolo d.C., sopra ai resti della casa della matrona Lucina. Distrutta in seguito ad alluvioni e al sacco di Roberto il Guiscardo, sui suoi resti all’inizio del XII secolo è stata ricostruita la basilica attuale, fortemente rimaneggiata nei secoli XVI, XVII e XIX. Nel 1982-1983 e nel 1985 sono stati eseguiti nei sotterranei dei lavori di risanamento e sono state scoperte delle strutture e dei pavimenti a mosaico risalenti al II secolo d.C. sui quali si è sovrapposta un’insula, un’abitazione a più piani, databile sulla base dei bolli laterizi al III secolo d.C..

Inoltre, in un’area sottostante ad una cappella laterale della navata destra, dopo una serie di scavi che si sono succeduti tra il 1993 e il 1998, sono stati trovati i resti di un fonte battesimale dal diametro di m 4 e di un’altra vasca dalla funzione non ben chiara.

Al termine, passando per piazza Montecitorio, dove ammireremo l’obelisco che fungeva da gnomone della meridiano di Augusto, ci sposteremo nella zona di Fontana di Trevi, dove sotto all’ex cinema Trevi, tra il 1998 e il 2001 sono emersi degli interessantissimi resti: una domus di età neroniana (64-68 d.C.) e un serbatoio di distribuzione dell’acquedotto Vergine che ancora alimenta la Fontana di Trevi.

Al termine ci spostiamo alla Rinascente, il più antico grande magazzino romano, ma non per fare acquisti di beni di lusso. Durante i lavori di ricostruzione della nuova sede, nel 2017, sono emerse 15 arcate dell’acquedotto Vergine, un vasto quartiere residenziale e altro che potremo ammirare nelle diapositive che vengono continuamente proiettate sulla cortina muraria dei resti dell’acquedotto.


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