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Maria Maddalena: l’Apostola degli Apostoli

Da sempre la maggior parte delle persone al solo sentire il nome di “Maria Maddalena” immediatamente rispondevano: “chi, la meretrice?”

Ma come ha spiegato più volte il cardinale Ravasi: l’immagine della Maddalena come meretrice non è altro che il risultato di una lunga serie di equivoci scaturiti da’un erronea lettura del passo evangelico dove si narra la storia della conversione di un’anonima “peccatrice”, che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, li aveva bagnati con le sue lacrime e li aveva asciugati coi suoi capelli. Cosicché,  senza nessun reale collegamento testuale, si venne ad identificare Maria di Magdala con quella prostituta senza nome.

Ne scaturì così una tradizione erronea che condusse  gli studiosi d’iconografia “classica” ed i più grandi pittori della storia dell’arte di ogni tempo a rappresentarla negli atteggiamenti di una prostituta, che a torto o a ragione, hanno fatto di lei uno dei personaggi più amati nell’arte e non solo.

Tra le immagini più suggestive in questo senso ve n’è una nella “Galleria Doria Pamphili” a Roma.

maria maddalena galleria doria roma

Si tratta di un’opera cardine nella poetica di Caravaggio riconducibile  alla prima attività romana (1597). Il dipinto raffigura una giovane prostituta, Anna Bianchini  detta “Annuccia”, dal pallido incarnato e dai lunghi capelli ramati, ritratta in un ambiente disadorno e seduta su una sediolina, con un unico raggio di luce che taglia trasversalmente la tela, con le mani dolcemente adagiate in grembo e il viso rivolto in basso mentre sta piangendo affranta tutto il suo dolore, come testimonia una piccola lacrima appena accennata sulla guancia destra.

Indossa vestiti fastosi e assai contrastanti con l’umile ambiente in cui è ritratta, ciò è dovuto al fatto che Caravaggio era un artista realista e che prendeva spunto dalla vita quotidiana, infatti sappiamo che nel XVI secolo le prostitute portavano abiti vistosi per attirare i loro clienti. Al tempo stesso però la ritrae nel momento in cui ha appena rinnegato la sua vita passata, infatti ha abbandonando in terra un filo di perle e dei gioielli insieme al vasetto di unguento, suo attributo caratteristico.

Caravaggio, in pratica con quest’opera, sembra voler ricordare la celebre frase di Gesù:

«Ebbene, vi assicuro che ladri e prostitute vi passano avanti ed entrano nel regno di Dio»

(Mt., 21, 31).

deposizione galleria borghese

La Deposizione di Raffaello, Galleria Borghese, particolare con la Magdalena

Ma in realtà Maria di Magdala fu una fedele seguace di Gesù, era con Maria e Giovanni sotto la Croce  e fu la prima, il mattino di Pasqua, a cui il Signore apparve chiamandola per nome.

“Donna perché piangi? Chi cerchi?”

(Gv. 20,15).

deposizione caravaggio

Ed ecco che di nuovo di lei ci parla uno dei massimi capolavori di Caravaggio “La Deposizione, commissionata da Girolamo Vittrice per la cappella di famiglia in S. Maria in Vallicella (Chiesa Nuova) a Roma, che oggi fa parte dei capolavori custoditi presso la Pinacoteca Vaticana.

L’atmosfera tragica del momento è compensata dagli indizi che si celano nell’opera e che alludono al valore salvifico del sacrificio di Cristo, ad esempio la pietra tombale posta di scorcio è una chiara allusione alle Sacre Scritture dove Cristo si definisce come la “pietra angolare” su cui poggia la Chiesa e qui i personaggi non fuoriescono dalla pietra; il vestito e la pettinatura della Magdalena ricordano le popolane della Roma del XVII secolo, chiara allusione alle cortigiane dell’epoca barocca.

Quindi l’umanità è stata redenta da Cristo, nuovo Adamo, e presso il luogo dove era stato sepolto ecco nascere il “nuovo Eden”, delimitato dallo spazio della Morte e della Resurrezione. Ed è proprio nel giardino di Giuseppe d’Arimatea che, il Cristo, riappare con l’aspetto di un giardiniere, “Hortolanus”, a Maria Maddalena. Tale concetto sembra prendere vita, in maniera unica, in una mirabile opera realizzata da Jan Brughel il Vecchio, il “Noli me tangere”.

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Jan Brughel il Vecchio, il “Noli me tangere”, 1610 ca., oggi custodito nel Musée des Arts Décoratifs a Parigi

Lei non fuggì per paura come fecero i discepoli, non lo rinnegò per paura come fece il primo Papa, il suo fu un amore perseverante che il Signore premiò, rendendola degna di essere «apostola degli apostoli»: infatti, fu lei la prima ad annunciare la sua Resurrezione. L’unica che è sempre citata in tutti e quattro i vangeli canonici.

maria maddalena perugino

Perugino, 1500 ca, Galleria Palatina di Palazzo Pitti

 

Alessandra Antonucci

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