trasfigurazione gesu raffaello

Elia – “il Signore è il mio Dio”

Una frase questa straordinaria e chissà quante volte ci sarà capitato di ascoltarla nella lettura del Vangelo o di ripeterla a nostra volta senza realizzane la portata. E che dire se addirittura diventa il nome di una persona o meglio il nome di uno dei profeti più importanti della Bibbia: “Elia”.

Difatti, il suo nome significa proprio questo: “il Signore è il mio Dio”, tanto che egli coerentemente dedicherà la sua intera esistenza per allontanare il popolo d’Israele dall’adorazione dei falsi idoli e per riportarlo verso il vero e unico Dio.

In merito alla sua nascita e fanciullezza non è possibile sapere nulla, per questo motivo l’iconografia legata al santo ha tra le immagini più diffuse quella in cui scompare su di un carro misterioso infuocato trainato dai serafini (1Re 19,19ss; 2Re 2,1-18).

profeta elia carro di fuoco

A seguito di tale evento attorno alla figura di questo profeta nasceranno molte leggende e racconti che testimoniano la devozione e la vicinanza del popolo al profeta di Dio.

L’altra immagine realizzata in pittura nell’arco dei secoli, dai più grandi pittori della storia, e resa celebre dal “Divin Pittore”, è l’apparizione di Elia alla presenza di Gesù sul Monte Tabor, da tutti conosciuta come “Trasfigurazione di Gesù”, oggi custodita presso la sala VIII della Pinacoteca Vaticana. Lo stesso Vasari ricorderà l’opera come “la più celebrata, la più bella e la più divina” dell’artista. Particolarmente spettacolare l’uso della luce, proveniente da fonti diverse e con differenti graduazioni, resa ancor più interessante dall’accenno di tramonto che si vede sulla destra, una notazione questa che ci suggerisce in che ora del giorno si svolse l’incontro.

trasfigurazione gesu raffaello

Raffaello, Trasfigurazione di Gesù, 1518-1520 – Pinacoteca Vaticana

Qui Elia appare insieme a Mosè in quanto il passo del Vangelo è chiaro loro rappresentano in maniera metaforica i libri sacri d’Israele, denominati: “legge” in quanto l’autore è ritenuto Mosè; e “Profeti”, essendone lui uno tra i più importanti.

Praticamente Raffaello con quest’opera è riuscito a dar vita ad uno dei passi del Vangelo più emblematici in maniera naturale permettendo a tutti, colti ed umili, di comprendere l’evento e addirittura “viverlo”.

Sappiamo inoltre, sempre secondo un’antichissima tradizione, che la dimora di Elia fu ed è a tutt’oggi il Monte Carmelo, ecco perché la montagna è considerata un luogo sacro e venerabile. Non solo, ancor oggi per tale ragione, nello stemma dell’ordine religioso degli Eremiti del Monte Carmelo è rappresentato un braccio che impugna una spada di fuoco e un nastro con la dicitura “Zelo zelatus sum pro Domino Deo exercitum”, ossia “pieno di zelo per il Dio degli eserciti”, chiaro riferimento alle gesta del Profeta considerato come loro fondatore.

Anche i Padri della Chiesa, da Agostino a Girolamo, ne esaltarono le virtù e lo definirono maestro di santità, ecco perché secoli dopo il Catechismo della Chiesa cattolica lo presenterà come modello di vita cristiana e come: “Padre dei Profeti, della generazione di coloro che cercano Dio, che cercano il suo Volto” (CCC, 2582).

Non a caso la presenza dei profeti, e quindi di Elia, è presente nell’opera di Arnolfo di Cambio realizzata presso la basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Infatti sotto l’antico altare della Cappella del Santissimo Sacramento detta anche “Sistina”, dal papa Sisto V che la fece realizzare alla fine del cinquecento, era stato collocato il celebre Presepe di Arnolfo di Cambio (oggi spostato nella cappella di San Girolamo), ma prima di giungervi le persone erano accolte dalle immagini di due profeti, tutt’oggi in sito, recanti cartigli preposti alla propagazione della parola e quindi del mistero di Dio, che viene svelato dal “Presepe”.

Santa Maria Maggiore – cappella Sistina – particolare del profeta

 

Alessandra Antonucci

1 commento

  1. avatar
    Posted by Daniela Suriano| 20 Luglio 2021 |Rispondi

    Grazie Alessandra per il tuo dettagliato e ‘caldo’ tour. Arte, storia, rappresentazione e racconto del Sacro avvia il mio giorno. Ti sono grata.

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