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Villa Giulia

Piazzale di Villa Giulia, 9, 00196 Roma, Italia (0)
from/per person 40
  • Musei
  • Durata: 3h
  • Skip-the-Line Access
  • Visita Individuale
  • Visita per Gruppi

Descrizione

Visita a Villa Giulia sede del Museo Nazionale Etrusco

 Il Museo Nazionale Etrusco si trova  a meno di un chilometro da Piazza del Popolo, a breve distanza dalla via Flaminia. Il Museo ha sede nella splendida villa rinascimentale detta Giulia, fatta erigere da Papa Giulio III nel corso del suo pontificato (1550-1555).
Alla progettazione e alla costruzione di Villa Giulia parteciparono famosissimi architetti, quali Giorgio Vasari, Jacopo Barozzi da Vignola, Bartolomeo Ammannati; dell’apparato decorativo della Villa furono invece incaricati lo stesso Jacopo Barozzi da Vignola, Federico Brandani da Urbino, Prospero Fontana, Taddeo Zuccari e Pietro Venale da Imola.
Visiteremo la magnifica residenza papale di Villa Giulia, dotata di un avancorpo, il palazzo, di tre cortili retrostanti, di un grande giardino con terrazze, scale scenografiche, fontane e un ninfeo, alimentato dall’Acquedotto Vergine, il primo teatro d’acque della Roma moderna.
Nel 1889, con la creazione del Museo Nazionale Romano, Villa Giulia fu destinata ad accogliere la sezione extra-urbana del nuovo Istituto, conservando i materiali provenienti dalla provincia romana: alle prime collezioni laziali si aggiunsero in un secondo momento quelle più propriamente etrusche, che col tempo divennero preponderanti.
Nella visita al Museo di Villa Giulia potremo osservare pertanto le testimonianze delle civiltà fiorite tra l’età del Ferro (IX-VII sec. a.C.) e l’epoca romana nel Lazio, ed in particolare nella parte settentrionale della regione compresa fra il Tevere e il mare Tirreno, l’Etruria meridionale.
Notevole è la quantità di manufatti famosissimi e di eccezionale fattura che potremo ammirare durante l’intero svolgimento della visita guidata alla Villa. Per citarne alcuni: il sarcofago fittile detto degli Sposi da Cerveteri (530 a.C.); la statua fittile acroteriale di Apollo da Veio (VI secolo a.C.); le sculture in nenfro del Centauro e del Giovane su ippocampo da Vulci (VI secolo a.C.); l’altorilievo frontonale in terracotta dipinta dal santuario di Leucotea-Ilizia di Pyrgi, con la raffigurazione del mito dei Sette contro Tebe (470-460 a.C.); le lamine d’oro pure da Pyrgi, con iscrizioni in etrusco ed in fenicio (fine VI secolo a.C.); l’olpe Chigi da Veio (640-625 a.C.); la cista Ficoroni da Palestrina (fine IV a.C.) ed infine le celebri oreficerie della raccolta Castellani (VII secolo a.C. e rielaborazioni ottocentesche).


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