Michelangelo, Caravaggio e la famiglia Colonna

Due sommi artisti italiani del rinascimento e del barocco, non Romani ma che hanno avuto Roma come teatro di parte importante della loro vita,  ebbero a che fare con la famiglia Colonna e con una parte del Lazio che era feudo di questa potente famiglia Patrizia Romana.
Il Principe Colonna aveva anche la funzione di Connestabile (rappresentante) del Regno delle due Sicilia presso la Corte Pontificia.

Michelangelo Buonarroti e i Colonna

Michelangelo Buonarroti, fiorentino, scultore, pittore e architetto, quando litigava (spesso) con il papa Giulio II Della Rovere, scappava e si rifugiava nei feudi che i Colonna avevano a sud e a est di Roma.
Quello della Famiglia Colonna era un vero e proprio stato nello stato. I Colonna poi erano ghibellini e quindi contro il potere temporale del papato benché ebbero numerosissimi cardinali di famiglia e di famiglie a loro legate come i cardinali Capranica e poi ebbero un papa, di notevole peso politico: Martino V, Ottone Colonna da Genazzano (1417-1431).
Il Buonarroti si rifugiava in uno dei paesi più inaccessibili dei Colonna, Capranica Prenestina a 900 mt. s.l.m sopra i monti Prenestini.
Ci dovette andare svariate volte perché nella chiesa della Maddalena lasciò alcune piccole opere come un Eolo e un leone porta stemma, oggi al Museo Diocesano di Palestrina.

Michelangelo Buonarroti a Capranica

Capranica era il paese della mia nonna materna e da piccolo mi ci portavano spesso e queste opere me le ricordo bene. Poi sparirono e dopo anni riapparvero a Palestrina. Furono portate lì per sicurezza. Anni fa, a Palazzo Venezia a Roma, vi fu una mostra su Michelangelo minore è il logo era proprio l’Eolo di Capranica.

Tutti sanno poi del rapporto che il sommo scultore ebbe con la poetessa Vittoria Colonna.

Michelangelo Merisi da Caravaggio e i Colonna

Michelangelo Merisi da Caravaggio ebbe come protettrice la nobile Costanza Colonna Sforza.
Costanza era figlia di Marcantonio Colonna, Ammiraglio Pontificio vincitore della  Battaglia  di Lepanto e di Felice Orsini. Sposò Francesco Sforza di Caravaggio. Dallo stesso paese veniva la famiglia del pittore che nacque a Milano.
Michelangelo Merisi era quello che oggi verrebbe definito un criminale e riuscì a vivere la sua breve vita solo per due fattori:
  1. la sua bravura incredibile come pittore (secondo solo a Raffaello)
  2. la protezione di Costanza Colonna Sforza.

Questa rimase ben presto vedova e quando Caravaggio decise di venire a Roma lo appoggio in tutti i modi. Quando anche il Merisi scappava da Roma di rifugiava negli stessi luoghi del Buonarroti.

Quando, durante una partita di pallacorda, a Roma Michelangelo uccise Ranuccio Tomassoni, il 28 maggio 1606, fu condannato a morte. Fuggì subito. A Zagarolo, dal Duca Marzio Colonna dove dipinse La Maddalena e i Discepoli a Emmaus.
Poi a Palestrina, a Capranica, a Paliano e infine a Napoli dove si imbarcò per Malta.